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Ultimissime  news da "Pillole di Yoga dal mondo di Solaika" e come preannunciato il  nuovo  ciclo di meditazione di 40 giorni è pa...

lunedì 25 aprile 2022

Torta salata a spirale

Buongiorno blog 

tu mi conosci e lo sai che non sono monotematica. 

Pertanto prendiamoci una pausa da asana, meditazioni, mudra e mantra vari. 

Ricordi uno degli altri argomenti di cui scrivo ogni tanto ? Non ricordi i miei pasticci “culinari” ? Ma si dai quegli intrugli che mi piace preparare e fotografare, non puoi aver dimenticato. Anche perché da quando ho iniziato a passare più tempo in casa, a causa di lock down, smart working etc etc la mia presenza in cucina si è intensificata. 

In questo post voglio presentarti una mia ultima variante di torta salata. La ricetta originale richiedeva come farcitura pomodorini, prosciutto e formaggio, io ho fatto un pó di modifiche. 

Diciamo che quello che mi ha colpito di più di questa ricetta non è stato affatto la farcitura, certo quando devo fare una torta salata cerco sempre qualche punto in rete per farmi venire qualche idea originale. Però la fantasia non manca quasi mai. Ma come dicevo quel che mi ha colpito in questo caso non è stata la farcitura bensì la composizione e l'effetto finale. Quindi vado subito a mostrarti il ​​risultato finale così potrai capire meglio. 



E voilà carina vero?

Allora cominciamo. Come farcitura ho deciso di utilizzare 

- verdure grigliate ( melanzane,zucchine e peperoni) della Orogel, deliziose, che ho solo fatto andare un pó in padella

- formaggio a fette ( Biraghi ) a proprio piacere 

- gorgonzola

questi gli ingredienti per la farcitura vegetariana

- prosciutto cotto 

- formaggio a fette , stesso della farcitura vegetariana 

- gorgonzola , stesso della farcitura vegetariana 

- olio piccante con peperoncino 


A già dimenticavo, avendo una commensale era vegetariana, così ho deciso di fare una metà di torta solamente con verdure e formaggi e l’altra metà con prosciutto e formaggi.

Ho utilizzato due confezioni di pasta sfoglia in formato tondo.

Con la prima ho rivestito la mia pirofila, la seconda  l’ho utilizzata insieme alla farcitura tagliandola a strisce disegnando dei cerchi, uno dentro l’ altro, distanziati tra loro qualche centimetro, con la punta di un coltello.

Quindi ho fatto i soliti forellini con la forchetta sulla base della pasta stesa nella pirofila e ho cominciato con la farcitura della parte vegetariana. 

Ho disposto un pó di verdure grigliate  cominciando dall’esterno lungo il bordo della pirofila.Ho fatto una fila lungo la metà del diametro. Poi ho disposto un striscia di pasta sfoglia appoggiata alle verdure. Quindi ho disposto delle fettine di formaggio tagliate a pezzetti sulla striscia di pasta sfoglia e poi ho ripetuto con un’altra striscia di pasta sul formaggio. Per l’ultimo strato ho disposto dei pezzetti di gorgonzola sull’ultima striscia di pasta sfoglia. Poi ho riadagiato una nuova striscia di pasta. Quindi ho ricominciato con altri strati ripetendo come fatto finora arrivando circa al centro della torta. Così ho completato la parte vegetariana. 

Per la metà restante ho effettuato lo stesso tipo di disposizione alternando uno strato di prosciutto, pasta sfoglia, uno strato di formaggio, pasta sfoglia, uno strato di gorgo, pasta sfoglia e da capo, nuovamente fino ad arrivare al centro. 

Al centro ho poi messo qualche pezzetto di peperoncino in circolo e ho bagnato il lato con le verdure con qualche goccia di olio piccante. 

Per la doratura della pasta sfoglia ho usato il latte, come era indicato in ricetta, anziché il classico tuorlo d’uovo. Nel latte avevo messo dei semini misti di lino, sesamo etc

E quindi via in forno preriscaldato per una ventina di minuti a 200 gradi.

Il risultato finale oltre che essere differente dal punto di vista estetico, non affatto male neanche al palato. 

E questa era la descrizione del mio pasticcio, per la ricetta originale segui questo link

Alla prossima 

Non mollare mai. 

Solaika

giovedì 21 aprile 2022

Mi sento come una spugna e assorbo, assorbo e assorbo

Buongiorno blog 

in questo periodo mi sento come una spugna.

Durante ogni pratica di Yoga ascolta le parole dell'insegnante di turno,

guarda caso mi colpiscono sempre e mi viene voglia di tenerne traccia e assorbo, assorbo come una spugna.

Ovviamente non è detto che io ricordi le loro esatte parole,  tantomeno che ne capisca il messaggio corretto.

Anzi probabilmente la verità è che mi è più facile assorbire di un loro discorso quel che penso possa rendermi più felice e farne quindi mia interpretazione in tal senso.

Ma alla fine cosa c'è di male? Non penso sia così sbagliato.

E quindi la lezione di ieri sera era di Vinyasa in live  streaming  sulla  Nuvola 

La frase che mi ha colpita è questa, anche se ripeto, potrebbero non essere le esatte parole.


" Tutti gli esseri umani hanno qualcosa che gli accomuna, ovvero quando qualcosa di desiderato non accade sopraggiungono tristezza, disperazione e dolore e tutto sembra fermarsi.   Non bisogna invece fermarsi tutto deve fluire ininterrottamente, bisogna seguire il flusso delle cose, lasciando scorrere l'energia dentro dentro di noi. L'energia che ci permette di muoverci da un'asana all'altra è la stessa che ci lascia fluire durante il percorso della nostra vita, anche quando le cose non accadono come vorremmo. 

Lasciamo fluire il nostro percorso senza ostacolarlo, senza creare rigidità, accettando i cambiamenti anche in quel che in realtà non accade "


Questa lezione del mercoledì sera da calendario è tenuta da Claudia  e ieri sera c'era lei infatti, fortissima ... devo dire che questo per me è un modo del tutto nuovo di praticare Vinyasa Flow e che non mi spiace affatto.


Cmq .. chissà che poi alla fine qualcosa non accada veramente ..


Never Give Up

Solaika


mercoledì 20 aprile 2022

Domenica di Pasqua

Buongiorno blog

questo post è da qualche giorno in bozza, adesso lo confermo ...

La scorsa domenica era Pasqua, ma come ogni mattina, in questo ultimo periodo, ho praticato la meditazione quotidiana.

La meditazione è guidata e comincia con la solita fase iniziale di centratura, il canto dell'Adi Mantra , il riscaldamento e quindi poi si comincia. 

Solitamente la guida è la maestra Alessia Kalyan Chand Kaur   ed anche domenica scorsa lo era.

Durante la fase di centratura iniziale Alessia ha pronunciato delle frasi che più o meno dicevano così 

" Resta in ascolto e respira
   Resta nel silenzio interiore
  Ti accorgerai di bastare a te stessa
  Ti accorgerai di avere già tutto e di non avere bisogno di niente altro "

che parole magnifiche e veritiere.
Era mattina presto giornata festiva, il silenzio non era solo dentro di me, ma anche tutt'intorno.

Pertanto quando tutt'a un tratto è passato un cane per strada e ha cominciato ad abbaiare la sua voce ha spezzato ogni mio silenzio interiore 😐

Cosa ho pensato? Certo si mi basta tutto, ma questo cane mi starà forse ricordando 
che se un tuo simile in famiglia sarei ancora molto più sufficiente a me stessa 😏
E si mi piacerebbe davvero tanto avere un piccolo o anche poco grande amico peloso in casa.

Vabbeh .. focalizziamo nuovamente il respiro, inspiro ed espiro profondamente .. allontaniamo i pensieri senza giudizio e riprendiamo la meditazione.

Un dimenticavo quale meditazione ? 
Vai a curiosare qui  e troverai qual'è la meditazione della 40 days meditation challenge  su Colibrì - Kundalini Experience

Non mollare mai

Solaika

venerdì 15 aprile 2022

Ricordi il mio penultimo post ?

 Buonasera caro blog,

ricordi quel che farneticavo  nel mio penultimo post “L’arte del lasciar andare” ? 

Bene mi sa che sto lasciando andare un pó troppo 🙆🙆🙆 talmente tanto che questa mattina sono di nuovo riuscita a lasciare le chiavi della mia Vespa attaccate al bauletto.  E non me ne sono accorta mica dopo poco, no no proprio prima di uscire dall’ufficio, a fine giornata. 

Ebbene sì e non è neanche la prima volta, e ogni volta che mi succede puntualmente mi ripeto “non succederá più”. Invece passa un pó di tempo e taaac ricapita. 

E quindi lascio andare troppo ? Oppure predico bene e razzolo molto male ?

La mia testa continua ad essere piena di pensieri che si sovrappongono, proprioì quel che cerco di evitare e che cerco di imparare a non fare con la pratica fisica delle asana, con la meditazione, con il controllo del mio respiro e con la mia continua fame di pranayama. 

La scimmietta 🙊 che è dentro la mia testa  continua a vincere il nostro braccio di ferro o almeno ci sono ancora ampi spazi per lei e riesce ancora talvolta a prendere il sopravvento.

Ma non demordo, del resto io adoro le scimmiette e continuerò nel nostro divertentissimo gioco. 

E se di tanto in tanto sarò io a perdere la partita non fa niente, altrimenti che divertimenti ci sarebbe a vincere sempre, l’ importante é non arrendersi mai, non perdersi d’animo e non giudicarsi troppo.

Riconcentrarsi sul proprio respiro e andare avanti. 

Certo speriamo passi sempre di lì una persona onesta che si accorga della mia chiave attaccata al bauletto, che la prenda in custodia lasciandomi un gentile biglietto. Se non altro ci sarà occasione per rendersi conto che esistono ancora persone così. 


Never Give Up

Solaika





Perchè pratichi Kundalini yoga ? Che benefici ne trai ?

Estratto rielaborato di una mail inviata alla mia maestra di kundalini 

Alessia Kalyan Chand Kaur, in risposta alla sua domanda

"Perchè pratichi Kundalini ? Che benefici ne trai ?"


      Nella mia vita ho conosciuto periodi segnati da stati di ansia, insicurezze, paure,         proccupazioni e trip vari, insomma un giro sulle le montagne russe, tra alti e bassi, ma senza mai mollare nulla. 

L'altalena emotiva mi strapazzava poi anche fisicamente, soprattutto facendomi restare ad occhi spalancati durante per lunghe ore, se non per nottate intere. 

In fissa continua con il muso rivolto ai soffitti di casa mia, girandomi e rigirandomi nel letto della camera da letto, o spalmata sul divano del salotto nel tentativo di scampare alle cuscinate di mio marito. Nella disperata attesa di essere travolta dalla stanchezza o dagli effetti di chimica varia.

Avevo già praticato yoga in passato, ma in maniera molto poco consapevole, non kundalini, e solo più tardi ho capito che avevo praticato Yoga Nidra.

In occasione di un evento particolare ho deciso che era ora di ricominciare. In particolare in quel momento volevo cercare di uscire da un problema fisico non indifferente, al quale in seguito ho cominciato a riferirmi nella sua traduzione greca che si trascrive così "κνίδωση"

Così ho ricominciato, ma non solo con il kundalini, anche con  vinyasa,  yin yoga, hotyoga, a volte hata e dall’inizio del COVID anche con ashtanga.

 Il kundalini e però la costante, il resto oserei dire che è tutto un di più, tutto qualcosa su cui mi piace sperimentare ed evolvere. 

Altra costante ormai è la pratica della meditazione e della respirazione controllata. 

Il kundalini lo trovo in assoluto più efficacie e potente, con benefici a livello psichico, motivazionale, meditativo e curativo.  

Io ci credo che aiuti a muovere energia e sbloccare parti fisiche del nostro organismo, creare chimica che influisce sul nostro sistema immunitario e fisico  in generale. 

Diciamo che rispetto agli altri tipi di yoga c’è meno impegno dal punto di vista della costruzione di specifiche forme e asana, che non vuol dire che sia meno impegnativo fisicamente, ma diverso. 

Sento che l’energia viene mossa e smossa, sbloccata e elevata in maniera più sottile e non prevalentemente con esercizio fisico.

Quindi ora dire perché lo pratico in particolare e quali benefici mi dia non è cosa semplice e non vorrei neanche essere troppo precisa,  non vorrei poi domani mattina risvegliarmi

in condizioni e situazioni già vissute in passato 😝 cosa che per altro proprio grazie alla pratica di questi ultimi anni, ho capito che potrebbe tranquillamente succedere e che spero

di avere imparato ad affrontare diversamente.

Però posso dire che quella persona che ho descritto inizialmente, con tutti quei segni di instabilità emotiva, non dico assolutamente che non esiste più, ma sicuramente è  cresciuta.

Ha  imparato prima di tutto ad  affrontare la vita diversamente  e piano piano con il tempo anche tutti quei disagi.  Così è successo che un giorno mi sono svegliata e mi sono resa conto che proprio quei disagi là,  non c’erano più o che comunque tutto poteva essere ridimensionato e affrontato nei giusti modi e tempi.  

Adesso sono almeno cinque o sei anni che pratico kundalini e yoga in generale, con constanza e assiduità.

Posso dire di sentirmi più forte e sicura, paure e ansie sembrano essere svanite e insomma ricadute, parlando di eventi seri e importanti, non ce ne sono più stati e se dovessero ricapitare spero di avere gli strumenti per poterli affrontare diversamente. 

Vedo la vita con una nuova prospettiva molto più ottimistica e possibilista, molto più aperta. 

Soprattutto penso a vivere nel mio presente senza fasciarmi la testa per un futuro che deve ancora venire, se mai verrà. 

Poi all’atto pratico alla fine di una pratica di kundalini mi sento rilassata, risollevata, anche ossigenata nel vero senso della parola, sento proprio la testa più leggera e rigenerata. 

Soddisfatta e sicura di me. Talvolta mi capita anche di schiarirmi  le idee. 

A fine pratica mi succede di vedere le cose in maniera diversa, magari in merito a dubbi che avevo, incertezze o preoccupazioni. 

Per non dire dello stato di .. estasi quasi come sotto uso di sostanze stupefacenti 😊

Insomma il quadro è che direi che mi sento molto meglio. 

La mia qualità di vita psicofisica  è decisamente migliorata e sicuramente la pratica del kundalini e dello yoga in generale mi aiutano ogni giorno in tal senso. 

 

Inoltre posso testimoniare che è testato su di me che con il controllo della respirazione e dei pensieri, certi stati emozionali, ansie, preoccupazioni , agitazione .. tutto evolve in maniera differente. 

Cioè non è che non mi parte più la brocca, anzi io sono per natura istintiva e perdo facilmente il controllo in certe situazioni. Ma se mi ci metto di impegno so che ce la posso fare.  Certo essere Santa anche no 😇

Quindi si mia aiuta anche nella gestione della mia impulsività e aggressività, oltre che nel controllo di ansia, agitazione, stress e quant'altro … 

Riesco anche ad arrabbiarmi meno con mio marito e qui l’ho detta proprio tutta  😍😍    


Never Give Up

Solaika

giovedì 14 aprile 2022

L'arte del lasciar andare

Buongiorno blog,

al termine della lezione di Vinyasa yoga che ho praticato ieri, l'insegnante ha concluso con un pensiero che ho cercato di fare mio così.

Durante una pratica di yoga si cerca di muoversi verso nuove e talvolta molto strane forme, 

per abbandonare quelle usuali del nostro corpo. 

Questo tentativo ci aiuta ad abbandonare anche le forme che sono ormai  parte intrinseca  della nostra mente. 

Forme dall' origine lontana, ma anche più vicina, frutto di un vissuto recente.

Molte volte sono forme standardizzate, che generano una chiusura della nostra mente e del nostro cuore, spesso finalizzate al raggiungimento di obiettivi materiali, ma anche non.

La smania che impieghiamo per raggiungerli,  seppur  superflui e talvolta anche irraggiungibili, causa un'inutile spreco di energia.  

L'aspettativa di cui li investiamo causa un'inutile delusione e sofferenza.

Per questo abbandonare queste forme,  transitando verso nuove, di passo in passo, in quiete e tutta calma, prendendoci tutto il tempo necessario per muoverci liberamente, scaturisce un'enorme benificio.

Come farlo in maniera fluida ? Gli ostacoli sicuramente non mancheranno,

le tensioni, le rigidità, il dolore in queste nostre intenzioni ci saranno.

Bene è qui che la pratica di questa particolare arte ci sarà di aiuto : l'arte del lasciare andare.

Esattamente come durante la composizione di un'asana, dalla più banale alla più complessa,

bisogna lasciare andare  le aspettative,  le tensioni e le rigidità, fisiche e mentali.

Lasciare andare il dolore, respirandoci dentro, respiro dopo respiro, espirazione dopo inspirazione, ancora e ancora, il dolore fluirà via, la tensione fluirà via.

L'asana si comporrà ed anche la nuova forma nella nostra mente, dopo aver lasciato andare i vecchi pensieri e  le vecchie forme, sarà rinnovata. Ricolma di un ritrovato benessere e di una consapevole pace e serenità.

Lasciare andare passo dopo passo, pensiero dopo pensiero, per evolvere in nuove forme, nel fisico, nella mente e nel cuore.


Never Give Up

Solaika



mercoledì 13 aprile 2022

Se ci togliessimo le scarpe e potessimo scorrazzare a piedi nudi ...

Buongiorno blog, veramente tanto tempo che non mi faccio sentire ... sono incostantemente timorosa di non aver nulla da dire.
E' da qualche giorno che ci penso a te e ti consulto e riconsulto e mi dico "ma possibile averci dedicato cosi bel tempo e poi averlo abbandonato ?"
In realtà è da dopo aver visto la seconda serie di Volevo fare la rockstar che ho ricominciato a pensare a te. Ho spulciato qualche post dell' omonimo blog e mi sono detta, possibile che io non abbia nulla da dire.
Così oggi mi sono lasciata ispirare da un commento che ho trovato su facebook da nuvola yoga che dice

"C’è un abito, un gesto, un’abitudine che oggi possiamo abbandonare? Se ci togliessimo le scarpe e potessimo scorrazzare a piedi nudi in riva al mare? Ovunque siamo, possiamo scegliere una strada diversa per andare a lavoro, un modo nuovo per guardare alle cose, un’attitudine insolita per camminare la vita…vediamo che succede"

Ovviamente se potessi togliermi le scarpe e camminare a piedi nudi lo farei in qualsiasi momento, ma oggi non è proprio possibile, almeno non in ufficio.
Ogni tanto cambio percorso per andare al lavoro, trovo che sia molto importante ed utilissimo esercizio per la nostra mente, per spezzare gli schemi abitudinari, altrimenti non possiamo che fossilizzarci nella nostra solita routine. Però ho appena cambiato percorso, trovarne già uno nuovo non mi sembra il caso, ancora devo abituarmi a questo qui.
Un modo nuovo per guardare le cose è sempre un ottimo proposito che sicuramente porta a un'attitudine insolita per camminare la vita. Ma forse intraprendere discorsi sull'attraversamento di questa nostra attuale vita terrena, non è cosa buona per oggi.
Non lo è neanche scegliere un'abitudine da abbandonare oggi così su due piedi, non ci si può neanche pensare così a cuor leggero.

Però se davvero ci impegniamo nel cercare di guardare con occhi differenti dal solito certi eventi, certe situazioni che sovente riteniamo che ci facciano più soffrire che gioire. Se cerchiamo di soffermarci un pochino di più prima di reagire e se abbandoniamo un pò l'attaccamento, può anche succedere che ci rendiamo conto che in fondo non tutto è così indispensabile e così difficile da accettare o da comprendere.
Che in realtà siamo già molto soddisfatti e felici.

Ed è così che un giorno, dopo anni e anni di trip mentali, ansie, stress e sofferenze, un giorno mi sono svegliata e ho pensato "certo che sono davvero felice, perchè finora ho pensato di non esserlo o di non poterlo essere ?"
Ma davvero a riguardare indietro a certe situazioni mi vien persino da pensare "è meno male che le ho vissute, affrontate e superate". Magari avrei potuto farlo meglio, ma intanto ci sono arrivata finqui, ho attraversato quei momenti  e oggi mi sento in grado  di osservare la mia vita con diversa prospettiva,  una persona più arricchita che senza quei momenti adesso non sarei.

In realtà il processo è lento e lungo, ma forse senza impuntarsi su cosa abbandonare ogni giorno e sforzandosi di allenare la nostra mente e il nostro cuore ad andare un pochino oltre, ad aprirsi in maniere differente, piano piano, giorno dopo giorno, le cose se ne andranno senza neanche che ce ne se ne renda conto. E il momento in cuilo faremo sarà davvero pieno di gioia e soddisfazione, soprattutto di ritrovata serenità.

Never Give Up
Solaika