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Ultimissime  news da "Pillole di Yoga dal mondo di Solaika" e come preannunciato il  nuovo  ciclo di meditazione di 40 giorni è pa...

giovedì 19 maggio 2022

Trasformazioni

Buongiorno caro blog,

siamo a giovedì e ieri è stato mercoledì, giorno di vinyasa con Claudia sulla Nuvola. 

Ieri sera è stata parecchio impegnativa e sarà anche perché a Torino è scoppiato il caldo torrido da estate inoltrata, ma un cedimento l'ho avuto. 

Non fa niente, non bisogna giudicarsi, anzi bisogna guardarsi con occhio da   osservato semplicere esterno  e allontanarsi. Quindi un attimo di Balasana , la posa del bambino e si riprende. 

Il flow come al solito non era serrato, ma questa volta il focus era su due asana notevoli, di cui sinceramente non ho capito se e quale delle due fosse in preparazione dell'altra. Ma prima ancora c'è stata una intera sequenza di preparazione ad entrambe e di lavoro niente meno che sugli avambracci. 

E quindi sto parlando della posizione del delfino, Ardha Pincha Mayurasana , chiaramente la preparazione della preparazione dell'asana finale, che di certo non arriverò mai a fare.



Mentre l'altra è una variante di Vasisthasana o plank laterale sugli avambracci.



Ti lascio quindi immagina tutte le asana di preparazione sugli avambracci ...

molto calorico ....

Ma non voglio qui dilungarmi con nomi di asana e difficoltà particolari ... non qui caro blog

Voglio riportare il focus sull' intento della lezione, sui particolari pensieri espressi da Claudia durante l'evolvere da un'asana all'altra o nei momenti di raccoglimento, pausa tra un vinyasa e l'altro, durante i Balasana o gli Ado Mucca Svanasana .

Durante questa lezione abbiamo praticato molto intensamente, abbiamo affrontato molte difficoltà e impedimenti fisici. Ma anche impedimenti mentali, in quanto la fatica e il dolore possono creare in maniera non così secondaria anche il blocco a livello mentale, che se non si supera per primo, non può darci modo di superare anche la barriera fisica, o comunque almeno di provarci . Se la mente non ci aiuta per prima, ci arrendiamo al dolore. 

E infatti il ​​mio cedimento al secondo flusso di preparazione di  Ardha Pincha Mayurasana è stato causato proprio dalla mia mente che mi ha detto .. fermati un attimo per favore perchè sembrerà strano, ma gli avambracci sembrava davvero male !

Ma nonostante questo mio attimo di cedimento, arrivato al primo vero momento di pausa, il pensiero di Claudia è stato fondamentale per farmi capire che durante una pratica così intensa, seppur sentendo fatica, fastidio, stanchezza, magari mi sono fermata, ma sono comunque andata avanti , ho superato, ho affrontato con apertura ogni nuova asana, ogni flusso, ogni passaggio, con apertura, forza e coraggio e non mi sono lasciata sopraffare dagli ostacoli. E solo quando mi sono fermata e ho ascoltato le sue parole ho capito quanto in fino realtà allora ad avevo trattenuto, accumulato durante la pratica, quanta energia e avevo calore generato e che fermando il mio movimento ha iniziato a fluire e rilasciarsi nel mio corpo e nella mia mente.

Prana che è entrato in movimento in me, veicolato dal mio respiro, controllato e potente, ma non affaticante, che insieme al movimento durante i flow, ha generatore calore e energia vitale. E così ogni ostacolo, ogni resistenza, ogni difficoltà, affrontata con apertura e coraggio si è trasformata da negatività in positività vitale.

E questo è poi anche il principio del Kundalini Yoga, trasforma la nostra parte fisica e più sottile negativa in energia positiva. Tutte le tensioni più profonde e radicate, tutti i dolori, i sacrifici e le tensioni accumulate possono in fondo essere per noi mezzo di rinascita ed evoluzione, attraverso la loro trasformazione in energia positiva e vitale.

Quindi alla fine ci sono diversi stili di yoga, questo è vero, ma alla base qualcosa di comune lo hanno. Ma soprattutto quel che ci insegnano è che quel che accade sul tappetino, tenere dietro anche nella vita di tutti i giorni.

Trasformazione della parte più negativa, più pesante e stressante, più dolorosa e rischiosa della nostra vita, in positività. Aprendoci agli eventi e reagendo in maniera costruttiva e trasformatrice, possiamo lasciarci alle spalle i passaggi più ostacolanti per noi ed evolvere verso un qualcosa di migliore, più benefico e benevolo.


Il pensiero è grandioso, l'intento sfidante .. tentar non costa nulla, proviamoci dai ...


Alla prossima

Non mollare mai

Solaika 



  







mercoledì 18 maggio 2022

Couscous a modo mio

Buongiorno caro blog,

non mi sono dimenticata di te, assolutamente.

In questi giorni mi sono dedicato alla preparazione di un prossimo breve viaggetto, ma ti ho sempre tenuto ben a mente.

Oggi ti scrivo per illustrarti la mia ultima creazione culinaria .. il Couscous a modo mio 






qui presentato in modalità pausa pranzo su scrivania, davanti a tastiera e pc.

Sono rimasta molto soddisfatta devo dire, di questa mia variante fresca soprattutto estiva e veloce veloce.

Ingredienti? Ovviamente il meraviglioso couscous, del quale avevo in cucina una versione integrale. E poi fagiolini, peperoni grigliati, olive e feta che, da buona "anima greca" come mi definisce la mia collega Elisa,  non posso che reputare essere il miglior abbinamento possibile. Infine come chicca ho utilizzato la paprica e l'olio al peperoncino piccante.


Quindi andiamo a vedere insieme come ho proceduto 


Ovviamente ho lavato e sbollentato i fagiolini, quindi li ho stagliuzzati a pezzetti piccoli piccoli, dopo averli lasciati raffreddare un pochino.

Ho grigliato i peperoni? Ma no dai non posso trassare così tanto .. 

Ho acquistato già quelli grigliati e confezionati. Li ho però scartati e stagliuzati prima in listarelle e poi in pezzettini.

Ho buttato in un pentolino con dell'acqua mezzo dado vegetale, per preparare un pochino di brodo, anche meno, realmente ne basta davvero poco.

Quindi ho fatto tostare in un pentolino dal fondo antiaderente il couscous. Ne ho versati 160 grammi, perchè la mia porzione di carboidrati a pranzo è di 80gr. Così ne ho preparate almeno due porzioni per me, per due pranzi.

Dopo averlo fatto tostare per qualche minuto ho versato sopra un pò di brodo, poco alla volta, continuando sempre a girare. Un paio di volte. Poi ho cominciato a versare con il cucchiaino un pò di olio piccante, ho girato, spolverato con un pò di paprica, e ancora olio e paprica, un paio di volte, tre al massimo, per non ustionarmi poi troppo labbra, palato, lingua, esofago e stomaco di piccante 😆 

Quando mi è sembrato che il couscous fosse cresciuto abbastanza e avesse assorbito bene brodo e olio, l'ho tolto dalla pentola e versato nel mio recipiente in cui poi l'avrei conservato.

Quindi ho aggiunto i miei ingredienti, i fagiolini, i peperoni, le olive e la feta e aggiustato di olio. Non ho aggiunto sale in quanto i fagiolini erano già salati dall'acqua della loro cottura e il couscous del brodo vegetale già salato di suo.

Chiuso bene con coperchio e risposto in frigo almeno fino al pasto successivo, nel mio caso il pranzo successivo.

Questa mattina l'ho tirato fuori dal frigo rimescolato bene con la forchetta per ravvivarlo e poi ne ho versato la metà nella mia ciotola da lavoro e voilà il mio pranzo è pronto.

Molto soddisfatta direi !

Non ho fatto molto menzione di quantità in quanto penso che sia una ricetta molto free, le quantità sono a gradimento di ciascuno di noi.


Consiglio molto !


Alla prossima

Never Give Up

Solaika




mercoledì 4 maggio 2022

Tapas

Buonasera blog,

sono nuovamente arrivata al giorno della settimana della lezione di vinyasa con Claudia. E nuovamente la sua lezione é stata fonte di ispirazione, di voglia di approfondimento e di ricerca di nuovi significati, per dare nuove spiegazioni e interpretazioni di questo  mio viaggio nella vita. Sono sempre mie interpretazioni 🙊  alle quali probabilmente la mìa mente si accosta più semplicemente per essere più serena e felice. Ma alla fine che male c’è nel dare la propria migliore interpretazione alla vita ?

Questa sera ci ha parlato di un termine sanscrito “Tapas” che significa calore generato dal fuoco per attrito, frizione, come succede quando si sfrega il bastoncino per accendere il fuoco. 

Un fuoco interiore che si accende grazie alla disciplina, alla forza di volontà, all’austerità, alla capacità di metterci alla prova anche quando vorremmo magari restare nella nostra zona di comfort, a nostro agio e senza troppo sforzo. 

Invece  praticando  Tapas, generando calore, possiamo bruciare le impurità del corpo e della mente, bruciare i vecchi schemi, le abitudini negative. Evolvere  e cambiare aprendoci al nuovo e al cambiamento , autodisciplinandoci con passione, ma anche con il coraggio di bruciare e scrollarci di dosso le impurità fisiche e mentali.

Certo queste non sono le mie interpretazioni, non avrei potuto arrivare a tanto 🙈, ma il frutto delle ricerche fatte dopo la pratica di questa sera, curiosa di capirne di più e verificare se ne avessi capito qualcosa.

E così ho capito che Tapas è anche impegnarsi quando non ce la si sente, sforzarsi e applicarsi con dedizione e disciplina, superando gli ostacoli, quelli reali, gli impedimenti fisici o di qualsiasi altra natura o anche solo la stanchezza o la pigrizia .

Possiamo così cogliere l’opportunità di aprirci al nuovo gioendo delle nuove possibilità e dell’imprevisto.Lasciando così alle nostre spalle ciò che ci blocca e impedisce la nostra evoluzione.

E questa invece è mia interpretazione veramente 🐵 .... sul tappetino possiamo metterci sempre in gioco, restando in situazioni di scomodità con asana più o meno complesse e impegnative, eseguendo kriya sfidanti, stressando il nostro corpo fisico o sottile, oppure anche semplicemente disciplinandoci nel compiere una  meditazione, un esercizio di pranayama, recitando un mantra o tenendo un mudra.

Possiamo generare calore attraverso il nostro fuoco interiore, la nostra energia vitale, prodotta dalla pratica per bruciare, respiro dopo respiro, quel brutto pensiero, quell’ ansia, quella vecchia abitudine o schema. 

E praticando sul tappetino possiamo educarci a fare tutto ciò anche nella vita, così da accettare le sfide e i cambiamenti senza troppo timore. Accettare il momento di dolore e difficoltà o dispiacere, perché può essere tapas, quell’ attrito, la miccia di quell’ incendio che può bruciare le impurità e dare il via al cambiamento. 

A questo punto mi viene da pensare veramente che queste siano mie interpretazioni per sfuggire  agli aspetti negativi del mio cammino,  però se così riesco a stare meglio e essere più serena e felice beh ... ben vengano.

In fondo é accertato, almeno da me si, che dopo aver provato queste emozioni ed essere riuscita a dominarle e superarle, si può risalire, apprezzando solo dopo il vero piacere della felicità semplice e fatta di poche cose. Così  come il piacere della pratica di un kriya, di un flow di vinyasa, di una sequenza di ashtanga o di una meditazione. Se poi completiamo con qualche esercizio di pranayama, raggiungere il silenzio interiore é il massimo del senso di pace e realizzazione.

Come ha detto Claudia questa sera “espandersi in un’inspirazione e sentire la propria pelle sciogliersi e fondersi con l’aria” .. più o meno .. o forse anche questa è una mia interpretazione.

E quindi pratichiamo il Tapas. 

Ma poi .. le Tapas non erano quegli stuzzichini sfiziosi spagnoli che si mangiano a ogni ora 🙈🙉🐵🙊 o mamma che confusione che faccio.

Ma tanto questi sono solo discorsi tra me e te vero caro blog ?

Alla prossima 

Never Give Up

Solaika

Plumcake allo yogurt greco e vaniglia

Buongiorno blog !

Ti ispira questo plumcake ?

Yogurt greco e vaniglia .. non deve essere niente male 






La ricetta l'ho trovata qui 

Magari prossimamente ci proverò. In realtà è da qualche giorno che vorrei farne uno, ma per un motivo o per l'altro non ci riesco.

Ma lo sai che preparare dolci è un vero toccasana ? Ma mica tanto perchè il secondo passaggio alla degustazione, proprio per il passaggio dedicato alla loro preparazione.

E' un momento di puro relax  per non dire poi il successivo momento in cui il preparato è in forno. Comincia ad espandersi il delicato e meraviglioso profumo che invade tutte le stanze, altro che aromaterapia !  

E poi  vedere il risultato finale, sempre che riesca, perchè ovviamente non è così scontata la riuscita della preparazione.

Ma quando il miracolo accade .. che grande soddisfazione !


Beh ti aggiornerò quando avrò preparato queste dolcezza !

Alla prossima caro blog !

Never Give Up

Solaika


lunedì 2 maggio 2022

Ricordati di respirare

Buonasera caro blog,

la lezione di Yin Yoga sulla Nuvola con Valentina di questa sera, mi ha lasciato con questa intenzione, preservare la mia serenità. Poiché alla fine di tutto penso che sia il bene più prezioso che io possa avere.

Come fare ? Beh le parole che hanno colpito nel segno questa sera,  più o meno dicono così, con qualche mia rielaborazione 


“Impariamo  a rimanere nel momento presente, nel nostro silenzio interiore e nel nostro respiro, senza  ostacolare l’arrivo dei pensieri, ma lasciandoci da loro attraversare, arrivare  e andar via, senza lasciarci travolgere, senza giudizio e attaccamento. E così come nella pratica anche nella vita di tutti i giorni, lasciamo andare, senza farci travolgere da eventi ed emozioni, preservando il nostro equilibrio e la nostra tranquillità e pace interiore. Eventi, emozioni, tensioni così come arrivano, passano e se ne vanno,  così come le foglie degli alberi che germogliano, crescono,  appassiscono e vanno via per tornare poi  di nuovo, con l’alternarsi delle stagioni e il passare del tempo.”





In queste frasi c’è un pó di tutto, tanta della mia esperienza di vita che va dalla pratica di Yin di questa sera, alle svariate pratiche di meditazione e esercizi di respirazione. Ma persino delle lezioni di mindfullness degli  anni passati. E si non mi sono fatta mancare neanche quelle 🙄

Ma tutto fa ! Tutto aiuta ! Sopratutto ascoltare questo nostro respiro, che sembra essere solo uno scambio di gas dall’esterno all’interno del nostro corpo e viceversa. 

Invece è molto di più. E’ prana, energia vitale, è tutto quanto di più forte e positivo possiamo fare per il nostro benessere e la nostra serenità interiore. 

Never Give Up

Solaika 

domenica 1 maggio 2022

Calle rosse granata intenso



Buonasera blog, 

oggi è il compleanno di Massimo , tanti auguri amore mio  😍 

Quest’anno mi sono persa, non ho realizzato che forse potevo comprargli un regalino … 🙄 boh rimedierò  

In compenso ho ricevuto io uno splendido regalo. È successo che un giorno ero da mia zia che per qualche ragione aveva ricevuto lo stesso regalo. Spontaneamente ho detto “anche io ne vorrei una cosi” e dopo qualche periodo zot è arrivata anche a me. 




E si la calla è sempre stato uno dei miei fiori preferiti. 
Le calle bianche sono di una finezza incredibile.
Ricordo ancora il mio bouqet da sposa di piccole calle bianche…..
C’è stato un periodo della mia vita in cui avevo cominciato a prendermi cura di alcuni vasi di calle. In estate le tenevo all’aperto mentre in inverno le portavo in mansarda. Erano sempre verdi e bellissime e fiorivamo anche in inverno. 
Non richiedevano neanche troppe cure. Poi mi sono sposata ho lasciato la casa e le ho perse di vista. 

Devo  dire che anche in questa versione rosso granata intenso, che poi ormai  é il mio colore  preferito,  hanno un loro perché.
Questa mattina mentre mi affaccendavo in cucina vicino al tavolo, ho notato una cosa che  non avevo mai visto prima sinceramente o almeno non me ne ricordo. Sia  i fiori che le foglie  avevano delle gocce d’acqua, che trasudavano dalla pianta. La calla piangeva o sudava o sta cercando di adattarsi al nuovo ambiente. Speriamo in questa ultima ipotesi e che c’è la faccia. 
Comunque la pianta me l’ha regalata mia zia, la stessa che mi regalò vent’anni fa anche il tronchetto della felicità che ancora adesso è nel salotto. È una forza della natura quella pianta. Magari ti racconterò di lui in un’altra occasione dedicandogli anche qualche immagine particolare. 
Ecco un’ultima foto delle nuove piccole calle rosse con una gocciolina. E speriamo che abbiano la stessa fortuna del tronchetto, per la felicità di Massimo che alla fine mi aiuta sempre a prendermi cura di tutte le mie amiche sempre verdi. 



Alla prossima caro blog. 
Never give up. 
Solaika