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Ultimissime  news da "Pillole di Yoga dal mondo di Solaika" e come preannunciato il  nuovo  ciclo di meditazione di 40 giorni è pa...

giovedì 28 settembre 2017

Avete mai giocato alla nonnina puzzolente ?





Avete mai giocato alla nonnina puzzolente ?

Quando ero bambina abitavo a Torino, in centro, come dico sempre praticamente sotto la Mole Antonelliana.
Poi passando per il Canavese, dal centro sono finita in Barriera di  Milano, ma questa è un'altra storia....

Trattandosi di pieno centro il condominio era decisamente storico, di quelli con il cortile grande grande con i garage riadattati dalle vecchie stalle inizio 800, il pavimento decorato con pietre colorate e erbetta a comporre una grandissima stella.
Inoltre trattandosi di non pochi anni fa, pur essendo pieno centro, era anche decisamente molto popolato, pieno degli extracomunitari dell'epoca, quegli extracomunitari che oggi fanno tanto gli snob e chiamano allo stesso modo i poveretti che arrivano da non tanto più a sud dalle loro terre "italiane" di provenienza.
Ma per noi bambini non faceva nessuna differenza, nord, sud, est, ovest .. eravamo tutti uguali e finita la scuola ci catapultavamo tutti  in quello stupendo cortile a stella e facevamo qualsiasi tipo di gioco, ogni tipo di baccano, disturbando le vecchine piemontesine per le quali allo stesso modo eravamo indistintamente tutti uguali :
"i disturbatori dei loro riposini pomeridiani, delle loro noiosissime serate estive e a cui gettare acqua in testa!".

Ma a noi poco importava, al centro del cortile o rasenti i muri sotto i balconi, riusciamo a scamparla e fare i nostri meraviglisi giochi.
Uno di questi era appunto la "nonnina puzzolente".
Tale vecchina, da me allora immaginata veramente come una vecchina barbuta, gobbuta, pelosa, mal vestita e puzzolente, se ne stava seduta sul grandino della scala. Piano piano mestolava nel suo pentolone, che forse a pensarci bene, poteva essere per questo che la si chiamava "puzzolente", per il fetore proveniente dal pentolone e non per lei stessa ...
Mestolava mestolava e noi tutti, posizionati in fila davanti a lei, le si chiedeva :
bambini :
cara nonnina puzzolente, che cos'hai nella tua pentola ? hai per caso una mela ?
nonnina : no !
bambini : hai per caso una banana ?
nonnina : no !
bambini : hai per caso una fragola ?
nonnina  : no !
bambini : hai per caso una ciliegia ?
nonnina : siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
E così da nonnina puzzolenta, si tramutava nel giovanissimo super velocista che in men che non si dica raggiungeva lo sfigatello di turno, che più lenta neanche una lumaca avrebbe potuto correre e che, con un suo solo piccolo tocco, si  impregnava del maleodore della vecchina divenendo a sua volta nonnina puzzolente ...
E così la mestola ripartiva e il giro ricominciava.

Ora voi direte, chissà che gioco divertente, fantasioso e istruttivo .. mamma mia .. e chissà come mai arrivata ai miei sonati quarantanni poteva rivenirmi in mente sto gioco puzzolente.
Niente di più facile per la mia mente .. mm .. ma questa è di nuovo un'altra storia ..
Entrando nel cortile piccolo piccolo, grigio, vuoto, insomma per niente allegro come poteva essere quello della mia infanzia, vedendo una unica piccola biciclettina rosa, mezza rotta, senza una rotella,  abbandonata al centro del rettangolo di cemento, mi sovvengono quegli stessi uguali fastidiosi pensieri delle vecchine piemontesine che volevano gettare secchiate d'acqua in testa a noi.
E ripensando adesso a quegli stessi pensieri fastidiosi mi viene da domandarmi  ..
"ma sarò diventata anche io vecchina puzzolente .. e piemontesina ??"
Risposta
"vecchina di sicuro, puzzolente .. al termine di una lezione di Hot Yoga di sicuro, piemontesina .. nuuuuu dai quello no, ma vecchina si si si si"

Sofia la vecchina puzzolente

lunedì 3 luglio 2017

Coffee time

Sto pensando e ripensando a qualcosa di intelligente da scrivere,
poichè la voglia non mi manca  .. ma nulla di divertente ne tantomeno intelligente mi sovviene.

Tuttavia scorro le foto a rievocazione di quello splendido viaggio e vedo questa immagine


verso l'ingresso di  Chichèn Itzà

Cosa mi viene da dire ? Come mi piacerebbe in questo momento avere una di quelle amache a disposizione e soprattutto di potermici accovacciare sopra, lasciarmi dondolare, cullare, coccolare  e piano piano addormentare.


Come non detto mi dirigo verso il dispensatore di energia ...


e mi preparo un bel caffè

Vamonos
Sofia

lunedì 26 giugno 2017

L'equilibrio precario e quella piccola folata di vento

Stavo per decidermi a scrivere del mio rinnovato equilibrio precario, quando pensandoci bene .. mi sono chiesta
"come fare per testare se questo benedetto equilibrio sia davvero così precario ?"
Beh direi mettersi in condizioni di prova, mettersi in condizioni di poter perdere l'equibilibrio e se non sono proprio caduta, ma ho solo vacillato, forse in fondo qualche miglioramente c'è stato.

Tutto l'inverno ad imparare ad essere forte, a sforzarmi di acquisire consapelozza,  ad imparare ad accerttarmi e credere nella forza del mio respiro.
E l'ultimo periodo ? A cercare di autoconvincermi che caspita .. sono davvero migliorata ..
"Va davvero molto meglio, non posso che essere felice ripensando ai notevoli miglioramenti, il peggio è passato"  adesso non mi resta che godere di questi miglioramenti ed esserne felice.

E poi .. una piccola folata di vento, la condizione di poter perdere l'equilibrio e ... "sei caduta" , non proprio, ma quasi, mi sono aggrappata al mio respiro e spero che la prossima folata non mi passi attraverso, ma che sia il contrario, sia io a passarci attraverso, a sentirmela volare via sulla pelle.

Cosa è successo ? Ho mangiato una pizza, sono ricaduta nella trappola dell'associazione di ricordi .. nei meccasmi della mia mente e .. ho barcollato, ma alla fine il mio respiro mi ha tenuta in equilibrio e il blocchetto mi ha sostenuta.
Almeno questo ancora fino ad oggi .. il futuro lo vedremo vivendo.

Vamonos
Sofia



lunedì 19 giugno 2017

Tutta questione di password, altro che Hot Yoga

Si sono proprio una sbadata.
Il sistema mi ha avvertito per diversi giorni che quella password stava per scadere,
ma io ho continuato a dire, dopo la cambio, dopo la cambio ..
E' passato il fine settimana e questa mattina il sistema mi ha detto :
"Fatti furba .. dovevi pensarci prima .. adesso non fai più nulla e per di più per rimediare
devi sudare molto di più che durante una sessione di Hot Yoga !! "
Quindi ora mi metto in posizione, respiro lungo e profondo e attendo .. prima o poi questa password mi verrà restituita.


Vamonos

Sofia

giovedì 15 giugno 2017

Sarà colpa della meditazione di Kundalini praticata ieri sera ?


Questa mattina ho preso il 4 ( mezzo di trasposto Gtt ) poichè ieri sera sono stata sopresa da tre ore di maltempo al termine della mia giornata lavorativa. Pertanto ho dovuto portare la mia Vespa, il mio mezzo di trasporto "non invernale", al riparo e tornare all'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici locali.
Durante il tragitto ho letto l'articolo, se così si può definire, che riporto di seguito ( se qualcuno lo ha citato direi che posso farlo anche io ).
  "Quando nella tua vita sta succedendo qualcosa, prova una pratica: non dirlo a nessuno, anche se dovessi sentire un forte prurito per la voglia di raccontarlo. Quando succede qualcosa, conservalo in te, allora conserverai la tua forza e il potenziale di ciò che accade. Anche quando qualcuno cerca di coinvolgerti nei suoi racconti: conserva la calma e controlla le emozioni, non permettere agli altri di controllarti attraverso le emozioni. Questo tuo atteggiamento sarà notato; avrai l’aureola della forza e dell’enigma.

Ma in realtà, hai soltanto conservato te stesso. Le parole e i pensieri influenzano la nostra vita; il DNA li percepisce come se fosse il discorso umano. Anche ciò che leggiamo influenza il DNA: le sue molecole ricevono l’informazione acustica e luminosa. La lettura che facciamo in silenzio, lascia una traccia nei nuclei delle cellule, seguendo i canali elettromagnetici: un testo risana il nostro apparato ereditario, l’altro testo lo traumatizza. Le parole della preghiera risvegliano le risorse dell’apparato genetico: mentre una maledizione distrugge i programmi di carattere ondulatorio e disturba il normale sviluppo dell’organismo.
All’apparato genetico non è indifferente ciò che pensiamo, quali libri leggiamo: tutto è impresso nel genoma ondulatorio che cambia, in una direzione o nell’altra, il programma di vita di ogni cellula. Una parola può portare al cancro, e un’altra parola può guarire. Quando dite o pensate: “sono grasso/a” vi arriveranno dei chili in più. Dicendo “sto dimagrendo” potreste anche iniziare a sentirvi peggio, perché la parola “magro” ha anche un significato negativo: “scarso”, “Insufficiente”. Dite: “sto diventando più snella”, e allora questa forma-pensiero vi influenzerà positivamente. Affinché non succeda nulla di brutto, è molto importante non pensarlo; e ancor più importante non parlarne. Non a caso esiste il proverbio: detto fatto. Avete avviato il programma dell’esecuzione.

 E ancora: sgridando qualcuno, o maledicendolo, insultandolo, influenzate non solo il suo campo vitale, ma anche il vostro. State distruggendo la vostra energia sottile e attirate la stessa maledizione per se stessi e per i vostri figli. Sostituendo i pensieri negativi e le parole negative con quelle positive, create attorno a voi lo spazio dell’amore e della positività, che molte cose negative non saranno in grado di rompere. "



[ Fonte: http://aprilamente.info/imparate-parlare-poco-dna-sente/ ]

I passaggi che ho riportato sottolineati mi hanno colpita.
Spesso mi faccio coinvolgere troppo dai racconti, i pensieri le esperienze altrui, mi faccio trasportare troppo e lascio che si riaccendano in me emozioni, direttamente o indirettamente, collegate. 
Potrei fare degli esempi, ma preferisco cominciare a seguire il primo consiglio dell'articolo 
"Quando succede qualcosa, conservalo in te, allora conserverai la tua forza e il potenziale di ciò che accade".
Riguardo all'uso delle parole, mi piacerebbe tanto poter dire "sto diventando più snella", ma .... direi il falso, pertanto meglio tacere in proposito. Tuttavia ricordo molto bene una persona che un tempo mi disse di non usare la parola "ansia", anche se non ricordo di preciso con cosa sostituirla .. o se non menzionarla affatto. Al tempo  penso di non avere dato troppo peso a questo consiglio, oggi .. preferisco nuovamente cominciare a seguire il primo consiglio dell'articolo.
Ma veniamo alla  parte finale, sempre dell'articolo in questione, ci credo davvero, ma davvero tanto
"creare attorno a noi lo spazio dell'amore e della positività, che molte cose negative non saranno in grado di rompere". Che dire continuo a voler seguire il primo consiglio dell'articolo.

Sarà mica colpa della meditazione di Kundalini praticata ieri sera ? 
O questo può dar spazio ad un altro post ?

Vamonos
Sofia



lunedì 12 giugno 2017

Trasformazione

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
Così i sentimenti meno positivi, lo stress, l'ansia,
la debolezza e le paure, possono essere trasformate
in energia positiva, forza, controllo del proprio se, consapevolezza.
Così  ogni situazione, esperienza può essere trasformata
e riadattata per scopi superiori.
Questo durante la lezione di Kundalini di questa sera.
Posso dire che l'esperienza dell'ultimo anno della
vita è stata fortemente provante, ma mi ha riportato
allo yoga, al  Kundalini e forse si sta trasformando.
In cosa ? Beh giorno per giorno in serenità, in cos'altro
poi si vedrà.

Vamonos
Sofia

I miei buoni propositi

I miei buoni propositi come al solito sono andati a farsi un giro.
Mi ero ripromessa di riprendere il mio blog e invece un paio di post e poi chi si è visto più ? 😏
Poi oggi per caso ho letto il post su un blog .. e ho capito, ma alla fine chi se ne frega di chi lo legge o non lo legge, di chi lo commenta o non lo commenta. A chi possa piacere o meno .. sono pensieri miei .. che invece di trascrivere su quel quadernino come feci da bambina .. posso trascrivere qui ..
Chi lo sa .. sarà nuovamente l'ennesimo proposito andato a vuoto ?

Vedremo.

Vamonos
Sofia