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venerdì 7 gennaio 2011

La storia dei miei presepi

Il Natale è un periodo dell'anno molto particolare. Le strade si riempiono di luci colorate, le vetrine di decorazioni. Nell'aria si respira un'euforia particolare.
I simboli per eccellenza del Natale sono l'abete decorato e il presepe, rappresentazione della natività.
Nelle case della mia famiglia ricordo, sin da quando ero piccolina, che è consuetidine costruire il presepe e decorare l'albero. Ricordo i pacchi riposti sotto l'albero la notte della vigilia di natale, io e mio cugino agitatissimi nell'attesa della venuta di Gesù bambino, per poterli scartare, pieni del nostro entusiamo e della nostra ingenuità di bambini.
Nella mia mente sono fotografati vari momenti legati ad immagini di un albero di natale o di un presepe.
Ridordo di un Natale nel quale con mio cugino facemmo un gran caos scartando i nostri regali sotto l'albero addobbato nel salotto dei miei zii.
Nella mia casa natale avevamo un discreto spazio da dedicare al presepe e all'albero. Quando ero piccola ci pensavano mia mamma e mia sorella.
Ricordo di un presepe fatto nella camera di mia sorella, di un compleanno festeggiato con i miei compagni di classe e delle corse fatte con loro durante i nostri giochi. Quanto si arrabbiava mia sorella perchè urtavamo le statuine, le stesse statuine rosicchiate dalla nostra cagnolina , Laika.
Poi quando mia sorella si è sposata, lei ha cominciato a pensare anche al suo presepe. Ne ricordo uno molto particolare nell'ingresso di casa sua, fatto su una cassapanca, con un grandissimo ponte di polistirolo. L'aberello piccolino con le palline nuove.
Quando acquistammo la casa a Villate, l'entusiasmo di avere degli abeti veri nel giardino, ci ha portato a decorarne uno altissimo. Luci da esterno, palline di plastica .. era davvero bello, alto e bello.
Tanto grande divenne l'albero, tanto piccolo divenne il presepe nella mia casa. Infatti lo spazio si ridusse notevolmente, io cominciai ad occuparmi del presepe di casa e durante quegli anni riuscivo a ricavare montagne, posizionare casette, statuette, pastori, pecorelle e la capanna della natività, in spazi veramente ridotti.
Poi finalmente ebbi nuovamente grandi spazi a disposizione e la mia creatività potè così avere ampia libertà.
Furono gli anni del grande presepe ricavato sullo scalino nel salone di casa.
Prima di tutto cercavo in giro per casa qualsiasi cosa per fare da base alle montagne, cartoni, sgabelli, sedie, un anno anche uno stendino rubato nel locale lavanderia. Quindi rivestivo tutto con la carta creando montagne, grotte, pianure. Con grandi teli azzurri stendevo il cielo sopra il presepe.
Disponevo le luci, quindi tutto il resto, casette, capanne, statuine, animali. I presepi di quegli anni erano veramente affollati, poichè l'insieme del nostro e di quello di mia sorella, più qualche aggiunta che di anno in anno facevo io. Anche l'albero era grande, ma all'interno della casa, sempre a fianco al presepe.
Durante quegli anni cominciai a pensare al mio presepe, quello che avrebbe riempito la mia casa, la nostra casa, mia e di Massimo.
Nel tempo acquistammo statuine, animali, la capanna, il bue e l'asinello, tutta la natività. Così come palline, le più belle, le più ricercate, le più particolari. Raccolto anno per anno, e deposto in scatole nell'attesa di poter un giorno disporre tutto in qualche salotto tutto nostro.
Poi venne questo momento. Il nostro primo presepe fu proprio nel salotto di casa nostra. Sulla sinistra il presepe, a fianco l'albero.
Avevamo accumulato talmente tanti personaggi per il presepe, che ebbi qualche difficoltà a disporre tutto. Questo anche perchè feci mio qualche personaggio del presepe della mia casa di origine. Quelli a cui sono più affezionata. Feci la stessa cosa con qualche pallina dell'albero.
Negli ultimi anni ho cominciato a fare il presepe nell'ingresso, sul piano di un mobile. E' diventato nuovamente un presepe di dimenisioni ridotte, ma devo dire che, soprattutto quest'anno, sono veramente orgogliosa.
Il presepe di quest'anno è meno elaborato, con meno carta, meno montagne, più piccolo, eppure tutti i mie personaggi sono ben disposti ed hanno una loro collocazione attorno alla mia natività.


Come in ogni mio presepe vi è un fiumiciattolo, che sfocia in un laghetto, passando sotto un ponticello. Lungo il fiume vi sono i pescatori e le lavandaie che sbattono i panni. Papere, cigni ed anche un pesciolino percorrono le sue acque. Qualche pecorella e oca vi si abbevera. Due ragazzi prendono l'acqua dalla fontana sulle sue rive.







A monte, alla sua sorgente, il pascolo delle pecorelle, con pastori.




A valle il mercatino con tutti i suoi personaggi, il pescivendolo, il fornaio, il ciabattino, l'ombrellaio, persino un decoratore di vasi.




Anche altri animali, condotti da tipici personaggi, si dirigono verso la capanna ad accogliere il bambinello.



Al centro la capanna con il bue e l'asinello, Giuseppe e Maria, la mangiatoia vuota, fino alla notte della nascita, quando arriverà il bambinello Gesù.


Accolto da angeli, zampognari e ogni personaggio che ha qualcosa da portargli in dono. Fino ai tre Re magi, che da lontano percorrono la loro strada, per venire ad accoglierlo e portare anch'essi i loro doni.





Questo è il mio presepe di quest'anno, con gli stessi tradizionali personaggi di sempre. Qualcuno un pò più datato, preso in prestito, per mantenerne ricordo, al vecchio presepe della mia casa natale.

Come la lavandaia


e il vasaio



Altri nuovissimi,
come il ragazzino che porta il cesto di frutta












Un pochino cambiato nell'aspetto, ma fondamentalmente sempre uguale. Cosi come sempre uguale è il mio entusiasmo, come quando da piccolina, e fino a non molti anni fa, mi fermavo a osservarlo e ogni tanto spostavo qualche personaggio, per renderlo vivo e in movimento.



Oggi come ogni anno, le luci si spengono, le palline
vengono riposte nelle loro scatole, la vita riprende come sempre, nell'attesa del prossimo Natale.










Questa è la storia della mio piccolo percorso legato a questo magico periodo dell'anno .. il Natale.

Buon anno nuovo
Grazie per la vostra attenzione
Sofia

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